Il museo di Aidone

La Venere di Morgantina è custodita all'interno del museo archeologico di Aidone in provincia di Ennna


Il museo è stato oggetti di recenti lavori di risistemazione. In particolare le opere hanno interessato
una prima ala destinata a deposito di reperti. Sono state liberate le stanze, risistemate le pareti e la
pavimentazione ed eliminati i quadri elettrici che costellavano tutti gli ambienti. Sono stati recuperati
quattro nuovi spazi espositivi: il primo contiene la Dea di Morgantina (fine V sec. a.c.), la statua
femminile acefala (utilizzata per il confronto della calcarenite con la precedente), una statua di
terracotta di Persefone (IV sec. a.c.) ed in una vetrina, alcuni dei frammenti più significativi della
statua della Dea. Il secondo ambiente presenterà elementi di architettura da Morgantina: la fontana
monumentale, elementi scultorei relativi ad un altare e trabeazioni in terracotta policroma. Nel terzo
ambiente vi saranno elementi dei bagni pubblici (terme) e privati (vasche a sabot, bacino lustrale);
nel quarto ambiente, infine vi saranno gli argenti del tesoro di Eupolemos.
Il percorso di visita, per la prima volta dall’apertura del museo, si snoderà intorno al chiostro, liberato
dai reperti che fino ad oggi hanno occupato gran parte dell’invaso, caratterizzato dalla presenza di un
pozzo al centro del chiostro. Attraverso fondi regionale e da quelli derivanti dal gioco del Lotto si
prevede la creazione di un nuovo padiglione adiacente all’ex convento dei Cappuccini, ubicato
all’interno dell’area che corrisponde all’ex selva dei padri ed oggi in gran parte destinata a giardino