PALERMO - L’attesa in Sicilia sta per finire, la Venere di Morgantina «si mostrerà» ai visitatori e agli appassionati il 17 maggio nel museo archeologico di Aidone. La «Cult statue», come per decenni l’hanno chiamata al J. Paul Getty museum di Malibù (California), sarà d'ora in poi solo la Venere di Morgantina, icona internazionale degli studiosi di arte classica. Scolpita circa 2600 anni fa e poi trafugata dai tombaroli, la Venere, divisa in tre pezzi, fu venduta dal ricettatore ticinese Renzo Canavesi al londinese Robin Symes, che nel 1986 la rivendette al Paul Getty Museum per 18 milioni di dollari. L’accordo siglato a Roma il 25 settembre del 2007 tra l'allora ministro della cultura Francesco Rutelli e il Getty ha concluso una lunga e complessa vicenda giudiziaria e diplomatica: il museo americano ha riconosciuto la fondatezza della richiesta del governo italiano e ha acconsentito a restituire la statua.
Non ci sarà il presidente Napolitano, mentre il ministro Galan non dovrebbe mancare. Questa la data scelta dall’amministrazione regionale per restituire alla dea la sua storia lunga 2.500 anni ed ai luoghi l’identità e gli splendori di un tempo. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, affiancato dal presidente della Regione siciliana, dai sindaci di Enna e Aidone, dal Prefetto di Enna e dal responsabile di territorio per la Sicilia di Unicredit, che sosterrà gli eventi per l’inaugurazione con un contributo di 75 mila euro.
Per il grande ritorno, per la sistemazione del museo, delle strade di accesso, dei siti archeologici, il completamento di chiese, basiliche, del distretto, del restauro della Villa del Casale e per la comunicazione e la promozione dell’evento saranno investiti circa 8 milioni provenienti dai fondi Por-Fesr 2006/20013. Ma anche la Protezione civile darà il proprio contributo, con un piano per agevolare la ricettività e la mobilità all’interno del Comune di Aidone, al quale partecipano 12 associazioni di volontari. Tra le iniziative promosse dall’assessorato ai Beni culturali, per fare festa alla dea, spettacoli, convegni, mostre tematiche, educational tour rivolti al mondo produttivo, universitario, a operatori turistici ed ai media di settore. Tra i grandi ospiti si fa il nome dell’attrice Irene Papas. Dal 18 maggio in poi, il biglietto d’ingresso per il museo, che si potrà acquistare anche online, costerà 6 euro; per chi volesse anche visitare il Parco archeologico di Morgantina, la somma è di 10 euro.
Non ci sarà il presidente Napolitano, mentre il ministro Galan non dovrebbe mancare. Questa la data scelta dall’amministrazione regionale per restituire alla dea la sua storia lunga 2.500 anni ed ai luoghi l’identità e gli splendori di un tempo. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo, affiancato dal presidente della Regione siciliana, dai sindaci di Enna e Aidone, dal Prefetto di Enna e dal responsabile di territorio per la Sicilia di Unicredit, che sosterrà gli eventi per l’inaugurazione con un contributo di 75 mila euro.
Per il grande ritorno, per la sistemazione del museo, delle strade di accesso, dei siti archeologici, il completamento di chiese, basiliche, del distretto, del restauro della Villa del Casale e per la comunicazione e la promozione dell’evento saranno investiti circa 8 milioni provenienti dai fondi Por-Fesr 2006/20013. Ma anche la Protezione civile darà il proprio contributo, con un piano per agevolare la ricettività e la mobilità all’interno del Comune di Aidone, al quale partecipano 12 associazioni di volontari. Tra le iniziative promosse dall’assessorato ai Beni culturali, per fare festa alla dea, spettacoli, convegni, mostre tematiche, educational tour rivolti al mondo produttivo, universitario, a operatori turistici ed ai media di settore. Tra i grandi ospiti si fa il nome dell’attrice Irene Papas. Dal 18 maggio in poi, il biglietto d’ingresso per il museo, che si potrà acquistare anche online, costerà 6 euro; per chi volesse anche visitare il Parco archeologico di Morgantina, la somma è di 10 euro.